LA GUERRA NON E’ MAI UMANITARIA

Dopo oltre un anno e mezzo dall’articolo apparso su LIBERAZIONE (numero di domenica 18 Aprile 1999), è arrivata a conoscenza dell’opinione pubblica italiana la notizia dell’uso di proiettili e missili all’uranio impoverito, sia durante la guerra in Bosnia (1995), sia durante la guerra in Kossovo (1999).

Assistiamo purtroppo in questi giorni allo squallido balletto dei vertici militari e del governo i quali, per nascondere quello che per logica dovevano sapere, hanno preferito tacere per fedeltà alla NATO, i cui vertici obbediscono ai voleri degli Stati Uniti e del Pentagono.

Poco importa che la commissione per l’ambiente dell’ONU (UNEP) e l’Organizzazione Mondiale della Sanità lanciarono l’allarme per gli effetti devastanti sull’essere umano e sulla natura, causati dell’uranio impoverito, fin dai tempi della Guerra nel Golfo (1991).

Ed oggi numerosi soldati del contingente italiano e di altre nazioni operanti nei Balcani tornano a casa presentando i classici sintomi di contaminazione sia radioattiva che chimica (quest’ultima molto più pericolosa):

LEUCEMIA, CANCRO AI POLMONI, TUMORI DELLA PELLE, DISTRUZIONE DEL TESSUTO CEREBRALE, DISTRUZIONE DELLE PARETI INTESTINALI.

Alcuni scienziati ipotizzano che nei prossimi 10 anni si potranno riscontrare circa 10.000 MORTI DI CANCRO per tutti coloro che sono stati esposti alla contaminazione: personale militare, volontari civili in missione umanitaria, ma soprattutto per la popolazione albanese ed i pochi cittadini serbi sopravissuti alla pulizia etnica del dopo guerra.

Per questi motivi il PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA chiede:

  • il bando di tutte le munizioni all’uranio impoverito, iniziando da quelle presenti nei poligoni militari in territorio italiano.

  • il ritiro immediato dei soldati italiani nei Balcani

  • il pagamento a carico dello Stato delle spese mediche e per le cure ai militari ed ai volontari civili che si sono ammalati in Bosnia e Kossovo

  • la bonifica delle aree contaminate e misure di protezione sanitaria per le popolazioni dei Balcani.

Questi sono, in sintesi, i punti contenuti nella petizione popolare lanciata da Rifondazione Comunista per i quali chiediamo la tua adesione apponendo la tua firma presso la nostra sede o ai prossimi banchetti in zona.


PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA
Sede di zona: Via Vittorio Emanuele, 10 - Corsico